BASE MISSILISTICA NATO
Il 19 agosto 1981, il governo Spadolini designò l'aeroporto a base missilistica NATO. Fra gli anni 1983 e il 1988, fu quindi interessato da una notevole mole d'investimenti per la realizzazione della gran parte delle infrastrutture oggi esistenti, progettate anche per lo stoccaggio di testate nucleari. La struttura, in un'area abbandonata ad ogni tipo di saccheggio, era stata scelta dagli Stati Uniti per custodire 112 missili Cruise, operativi a partire dal 30 giugno 1983 sarà una delle principali basi della NATO nel sud Europa, durante la guerra fredda. In quel periodo ospitò più di sette mila militari di cui la maggior parte era americana. Successivamente e con il venir meno delle esigenze di difesa dopo il crollo del blocco sovietico la base militare perse d'importanza e venne progressivamente ridimensionata, (il 26 marzo del 1991 è stata rimossa l'ultima batteria di missili Cruise) sino ad essere definitivamente chiusa alla fine degli anni '90 del XX secolo. Da quando sono andati via gli americani, il 25 settembre del 1991, la competenza è dell'aeronautica militare. Oggi non ci sono più i missili, non ci sono più gli americani, e non c'è più nemmeno la base, ma sulla parte sud della pista sono ancora visibili i bunkers che accolsero le testate nucleari americane. Una parte della Comiso Air Station, dove c'è la pista e la nuova aerostazione, è stata ceduta al Comune, e nel 2013 è stato aperto un aeroporto civile. |